La mia bisnonna ci ha lasciato la sua terra, un pezzo di terra che custodiva con tutto il cuore. Era il suo regalo per noi, un luogo dove la nostra famiglia poteva crescere e prosperare. Nel 2004 mia madre, una donna laboriosa che cresceva da sola quattro figli, iniziò a costruirci una casa, che voleva fosse la sua eredità. Ma è stata delusa più volte: gli appaltatori hanno preso i suoi soldi, hanno lasciato i muri a metà e sono spariti. Non riuscì mai a vederla completata.

Ho preso in mano il suo sogno, determinata a finire ciò che aveva iniziato. Per oltre 6 anni, io e il mio compagno ci abbiamo investito tutto: i nostri risparmi, la nostra energia, la nostra speranza. Ma la casa era un disastro: costruita male, in alcuni punti si sgretolava, costringendoci a demolire e ricostruire. Ogni passo avanti era un passo indietro. Poi sono arrivati i costi crescenti: i materiali che avevamo preventivato anni fa ora costano il doppio o il triplo. Sembra un ciclo infinito a cui non possiamo sottrarci.

Ora, con il nostro bambino appena nato, la posta in gioco è più alta che mai. La casa in cui viviamo non è nostra e il proprietario si trasferirà presto. Non abbiamo un posto dove andare. Emotivamente e fisicamente siamo a pezzi. Ho il terrore che questo possa dividere la mia famiglia. Questa casa non è solo muri: è il nostro passato, il nostro futuro, il nostro tutto.

Abbiamo bisogno di 25.000 euro per finire l'essenziale: un tetto solido, porte e finestre per renderla vivibile. Ogni dollaro ci avvicina al trasferimento e alla fuga da questo incubo.

Il vostro aiuto non riguarda solo i mattoni e la malta: si tratta di dare a una famiglia la possibilità di guarire, di onorare l'amore di una madre e di mantenere una promessa fatta al passato. Anche 5€ o 10€ significano molto per noi. Per favore, fate parte della nostra storia.