Salve,

Mi chiamo Kinga e mi rivolgo a voi con profonda vulnerabilità e speranza.

Qualche anno fa ho perso mia madre a causa di un errore medico. Sono stata la sua badante fino alla fine e lei è morta a casa tra le mie braccia. Assistere alla sua morte e vedere il suo corpo ha lasciato una profonda cicatrice nella mia anima.

Tre anni dopo è morto anche mio padre, un alcolizzato che ha abusato emotivamente di me per anni. In quel periodo, mi incolpò ripetutamente della morte di mia madre. Ogni giorno mi diceva che non valevo nulla, che non ce l'avrei mai fatta nella vita.

Nonostante il danno emotivo, ho fatto di tutto per dimostrargli che si sbagliava. Ma ora la mia salute mentale è crollata. Non ho più una famiglia e non ho un vero sistema di sostegno.

Nel mio Paese i servizi pubblici di salute mentale hanno tempi di attesa di quasi due anni e non posso permettermi una terapia privata. Di recente ho accettato un secondo lavoro nel tentativo di risparmiare per le cure, ma è fisicamente ed emotivamente stancante.

Voglio guarire. Voglio vivere una vita non definita dal trauma e dal dolore. Il vostro sostegno significherebbe il mondo per me e potrebbe fare la differenza tra il sopravvivere e il vivere veramente.

Grazie per aver letto la mia storia. Se siete in grado di donare o condividere, ve ne sarei profondamente grata.

Kinga