Il mio nome è Mónika Déri

Vengo dall'Ungheria, ho vissuto insieme a mio figlio. In agosto i servizi sociali hanno portato via nostro figlio sotto la Lvu a causa di pappas missbruk e hanno detto che non potevo proteggerlo. Lui non è mai stato in pericolo, pappa non è pericoloso.

I servizi sociali ci hanno costretto a separarci e ora, anche se sanno che ho problemi finanziari e che da tre mesi non pago l'affitto e rischio lo sfratto, si rifiutano di aiutarmi. Sia io che il mio ex sambo li abbiamo avvisati più volte, il mio padrone di casa mi ha molestato, perseguitato, infastidito, ma loro si rifiutano di aiutarmi. Ho provato a chiedere un sostegno economico come abbiamo fatto in passato con il mio sambo, ma dicono che non ho il diritto di stare in Svezia anche se sono in cerca di lavoro, quindi si rifiutano di darmi almeno i soldi per l'affitto.

Mi costringono a rimanere in Svezia anche se posso presentare una situazione di vita stabile sia per me che per mio figlio in Ungheria, il papà accetta di tornare a casa dove posso avere un lavoro stabile, ma non ci lasciano andare.

Sono sola in Svezia, senza famiglia, senza amici, vivo in un appartamento minacciato dal mio padrone di casa e non ricevo aiuto da nessuno. I servizi sociali fanno finta di non sentirmi.

Non posso affittare nulla senza soldi, i miei genitori non possono aiutarmi perché sono vecchi e in pensione, un giorno o l'altro posso finire per strada e allora i servizi sociali avranno un altro motivo per non restituirmi mio figlio se sono senza casa.

Mi vergogno, ho paura qui in Svezia come donna completamente sola.

Non posso mangiare, non posso dormire.

Ho anche denunciato il mio padrone di casa alla polizia ma hanno chiuso il caso senza fare nulla.

Ho bisogno di aiuto. Sono in un paese straniero senza soldi, voglio solo tornare a casa con mio figlio. Ma sono una madre e non voglio lasciare mio figlio indietro.

Anche il consolato ungherese non mi ha aiutato.

Sono solo una madre che fa di tutto per suo figlio.

Grazie per il vostro aiuto ❤️